09 ottobre 2012 Regolarizzazione: i Radicali chiedono al Governo una proroga dei termini e la rateizzazione degli oneri per i datori di lavoro. Bonino: mancanza di informazione, “non vi è stata alcuna campagna di comunicazione per promuoverla”.
Proroga dei termini della regolarizzazione e possibilità di rateizzare i contributi che versano i datori di lavoro. Sono le richieste dei Radicali espresse da Emma Bonino dopo i chiarimenti dell’Avvocatura dello Stato sui documenti utilizzabili come prova di presenza in Italia.
La Bonino, che esprime soddisfazione per la decisione, ricorda che “ci sono difficoltà notevoli per quel che riguarda l’ammontare economico”. “È vero – ha detto Bonino a Radio Radicale – che assumere lavoratori in nero è un reato, ma la multa stabilita per il ravvedimento operoso può risultare alta, se si pensa che si tratta di 1.000 euro per lavoratore, cui vanno aggiunti gli arretrati relativi agli oneri sociali. Si pensi, per esempio, ad un albergatore o ad un ristoratore che abbia tre o quattro dipendenti: nelle attuali condizioni di crisi, può essere un importo consistente. Per questo è necessaria almeno una rateizzazione di questo esborso”.
“Inoltre – ha aggiunto Bonino – questa misura è stata decisa durante l’estate e quindi poco se ne è parlato. Noi Radicali abbiamo sottolineato che sarebbe stata opportuna una campagna di informazione perché venisse conosciuta. L’informazione non c’è stata e dunque ritengo necessaria una proroga rispetto alla scadenza prevista del 15 ottobre, tanto più che i chiarimenti da parte dell’Avvocatura dello Stato, sui documenti che potrebbero attestare la presenza del lavoratore straniero sul suolo italiano antecedente al 31 dicembre 2011, sono arrivati soltanto il 4 ottobre scorso”. (Red.)
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