07 novembre 2012 Regolarizzazione: il Ministero potrebbe ritenere valide le 7 mila domande compilate ma non inviate, si arriverebbe a quota 141 mila. L’annuncio del sottosegretario all’Interno Ruperto, per la maggior parte risulterebbe versato anche il contributo.
Le domande di emersione dal lavoro nero dell’ultima regolarizzazione potrebbero superare quota 141 mila. A darne notizia è Saverio Ruperto, sottosegretario all’Interno con delega sull’immigrazione intervenuto ieri al seminario Emersione dal lavoro irregolare e ratifica Convenzione sul lavoro domestico promosso dal Dipartimento politiche migratorie della Uil presso la sede nazionale del sindacato. In totale, infatti, i moduli compilati per avviare la procedura di regolarizzazione sono 141.498, ma di questi ne sono stati inviati 134.576. Quasi 7 mila domande compilate ma non inviate e di cui per la maggior parte è stato pagato il contributo, ha spiegato Ruperto, su cui si sta riflettendo e che probabilmente verranno considerate come moduli inviati.
Il sottosegretario si è detto soddisfatto dei risultati raggiunti: “Il bilancio è positivo – ha affermato. – Se valutiamo la vicenda dal punto di vista dei riscontri numerici abbiamo avuto i numeri che ci attendevamo. La previsione si attestava tra le 100 mila e le 150 mila domande, ne abbiamo avute 135 mila e quindi mi sembra che da questo punto di vista il risultato sia soddisfacente. Il contributo che attraverso questa norma si dà all’emersione del lavoro irregolare è significativo. Chiaro che nessuno si può attendere di ottenere la totalità dei casi e la totale sconfitta del lavoro irregolare. Sono obiettivi ideali che bisogna cercare di perseguire ma non sempre lo si può fare. Bisogna puntare al massimo obiettivo realisticamente perseguibile”. (Red.)
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