12 settembre 2013 Roma Capitale risponde alla richiesta del Papa: partito il censimento degli immobili da dedicare all’accoglienza. Roma è la città che accoglie il maggior numero di richiedenti asilo, “vogliamo fare la nostra parte”.
Roma non si tirerà indietro nell’accoglienza agli immigrati. È quanto ha assicurato ieri il sindaco di Roma, Ignazio Marino, commentando le parole pronunciate da papa Francesco al Centro Astalli.
“Ho spiegato al Papa il progetto che stiamo conducendo in Comune, cioè quello di un censimento di tutto il patrimonio immobiliare – ha dichiarato Marino – ricollegandoci al richiamo che il Pontefice ha fatto sui conventi o altre strutture della chiesa da mettere a disposizione per i rifugiati. Vogliamo fare la nostra parte”.
“Il Santo Padre ieri ha ricordato che Roma, dopo le coste, è il vero punto di arrivo dei tanti rifugiati che poi hanno un asilo politico o altre forme legali di permanenza nel nostro Paese”, ha aggiunto il sindaco.
Marino ha poi raccontato la visita effettuata ieri pomeriggio all’ex sede dell’Enasarco. “Lì ci sono circa 1.000 rifugiati che vivono in condizioni che non sono assolutamente di dignità. Sono le stesse, drammatiche e orribili condizioni che avevo trovato nei manicomi criminali – ha stigmatizzato. – Nei bagni ci sono uno o due millimetri di urina perché non ci sono i servizi idraulici, non c’è nulla. Questi luoghi non possono essere i luoghi dove vengono ospitate, da un Paese membro del G8, le persone che sono fuggite per le guerre, per i bombardamenti, per la paura delle torture”. (Red.)
|