23 settembre 2013 Istruzione: introdotta nuova tassa all’Accademia delle Belli Arti rivolta solo a studenti extra Ue. Sdegno e condanna per un provvedimento considerato discriminatorio e illegale.
Brutte notizie per gli studenti extra Ue dell’Accademia delle Belli Arti di Roma, una delle più antiche e prestigiose d’Italia: per l’anno accademico 2013/2014 è stata introdotta (oltre alle tasse regionali e ai contributi accademici in base all’Isee) una tassa di 1.000 euro per i soli studenti non appartenenti all’Unione europea, indipendentemente dal loro reddito e rendimento scolastico.
La prima rata della cosiddetta “quota fissa annuale da versare come studente straniero”, è di 500 euro e andrà versata entro il 10 ottobre. Oltre ad essere una tassa fortemente discutibile e indubbiamente discriminatoria, rischia di creare seri problemi allo stesso soggiorno in Italia degli studenti. Infatti, giunge in un momento in cui essi hanno già iniziato un percorso formativo e molti potrebbero vedersi costretti a interrompere gli studi, il che comprometterebbe la validità del loro permesso di soggiorno, in quanto il permesso vale per tutta la durata del corso di studi. Rischierebbero pertanto una espulsione amministrativa. L’avviso inviato a tutti gli studenti stranieri recita: “per poter sostenere gli esami, ottenere certificati, compiere qualsiasi atto di carriera, devi essere in regola con il pagamento di tasse e contributi”. Quindi, se la tassa non viene pagata non è possibile accedere all’Accademia o rinnovare il permesso di soggiorno.
Sia l’Associazione Italo Iraniana (Alefba) che l’Associazione per gli Studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) sono già intervenute per chiedere alla direzione dell’Accademia delle Belli Arti di riconsiderare il provvedimento, denunciandolo come “un trattamento discriminatorio contrario alle norme del Testo unico sull’immigrazione e alla normativa europea”. L’Asgi ha anche sottoposto la questione all’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar). (Samantha Falciatori)
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