26 settembre 2013 L’Anci “soddisfatta” per l’ampliamento dello Sprar a 16 mila posti. Appello ai Comuni per entrare nel Sistema. Fassino: “un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni dai territori e dall’Anci”.
“Finalmente prende corpo un vero e proprio Sistema nazionale di accoglienza il cui perno sono proprio i Comuni e le Province”. Così si è pronunciato Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell’Anci, in riferimento al decreto 17 settembre 2013 del Capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, che ha aumentato da 3mila a 16mila posti la capacità ricettiva dello Sprar per il triennio 2014-2016.
“Un’accoglienza, quella offerta da Comuni e Province con il contributo indispensabile delle Associazioni di tutela, diffusa sull’intero territorio nazionale, che garantisce – aggiunge Fassino – standard elevati di accoglienza e quindi positivi percorsi di integrazione, un buon monitoraggio degli interventi e costi messi in efficienza e controllati”.
Una misura che il rappresentante dei Comuni, accoglie “con particolare soddisfazione” anche a fronte delle sollecitazioni più volte arrivate dall’Europa ad investire sul sistema di accoglienza Sprar.
“Questo risultato – prosegue il Presidente dell’Anci – è il frutto di una proficua collaborazione istituzionale fra Stato centrale ed Enti locali, che è diventato un modello che si è concretizzato anche al Tavolo nazionale di coordinamento presieduto dal Ministero dell’interno e che vede la presenza di Anci, Upi e Regioni e dei Ministeri del lavoro e per l’integrazione”.
L’ampliamento dei posti di accoglienza è dunque “un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni dai territori e dall’Anci e che mette in evidenza la capacità di risposta del modello Sprar anche in condizioni difficili. Con l’occasione invito tutti i Comuni, compresi quelli che non fanno ancora parte della rete – conclude il Presidente dell’Anci – a cogliere a pieno questa opportunità, presentando domanda per entrare nel Sistema”. (Red.)
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