02 ottobre 2013 Minori non accompagnati: le cooperative lanciano l’allarme, sono a rischio chiusura. Lo Stato non le finanzia, i piccoli rifugiati sono in aumento: le cooperative minacciano azioni legali alla Corte di giustizia dell’Unione europea.
Negli ultimi mesi le coste italiane hanno registrato un afflusso di migranti tale da decretare lo stato di emergenza nei centri di accoglienza. Moltissimi di loro sono bambini, e molti tra questi sono non accompagnati, di età compresa tra gli 11 e i 17 anni. Di loro si occupano le comunità alloggio gestite da cooperative sociali che ora, però, non sono più in grado di far fronte, da sole, all’emergenza.
Un quadro drammatico della situazione è stato fornito da Rita Balestrier, della Comunità Alloggio Cuore di Palma di Montechiaro, ad Agrigento, che in una intervista a Radio24 ha sottolineato quanto le comunità alloggio in Sicilia non siano più in grado di gestire l’emergenza con le loro sole forze. Lo Stato italiano deve loro più di un milione di euro, ma i soldi non arrivano e la situazione si è aggravata dalla fine del 2012, quando il Ministero dell’interno ha dichiarato chiusa l’emergenza Nord Africa, delegando ai Comuni la gestione economica delle comunità alloggio. I Comuni però non sono in grado di finanziare le comunità e hanno ufficialmente diffidato le cooperative ad accogliere i minori. Uno scenario inquietante che violerebbe in pieno il diritto internazionale e condannerebbe molti minori non accompagnati a non godere di alcuna tutela e protezione. Rita Balestrier ha per questo lanciato un accorato appello perché “senza i fondi statali le comunità alloggio, non solo in Sicilia ma in tutta Italia, saranno costrette a rifiutare l’assistenza ai bambini stranieri che giungono in cerca di aiuto”. Molti bambini sono richiedenti asilo e non hanno altro posto dove andare.
Nel frattempo, le comunità alloggio si sono mobilitate, dalla Campania alla Sicilia, dalla Puglia alla Liguria, minacciando di procedere per vie legali e di denunciare alla Corte di giustizia dell’Unione europea, con l’accusa di abbandono di minore, lo Stato Italiano, il Ministero dell’interno e i Comuni. (Samantha Falciatori)
|