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02 ottobre 2013
Sono 27 milioni gli immigrati laureati presenti nei Paesi Ocse, in 10 anni cresciuti del 70%.
Con la crisi economica cresce la “fuga dei cervelli” verso i Paesi ricchi.

La crisi economica cambia i flussi migratori e vede l’affermarsi del fenomeno cosiddetto di “fuga di cervelli” rispetto allo stereotipo classico del migrante povero e poco istruito che lascia il proprio Paese per arricchire la manodopera poco qualificata di aree più sviluppate. Dal 2000, infatti, il numero degli immigrati laureati nei 34 Paesi dell’area Ocse – convenzionalmente ritenuta la più sviluppata – è cresciuto del 70%, raggiungendo quota 27 milioni di persone nel 2010/11.
Di questi, circa il 17%, cioè 4,7 milioni di persone sono arrivate negli ultimi 5 anni, complici anche il forte incremento dei tassi d’istruzione nelle economie cosiddette “emergenti”, ma anche le difficoltà di spendere le proprie competenze in economie piccole e periferiche. Lo attesta un’analisi congiunta dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) e del Dipartimento economia e affari sociali delle Nazioni Unite che verrà presentata domani a New York in occasione del Dialogo Onu ad alto livello sulla migrazione internazionale e lo sviluppo.
Nello specifico, l’analisi rileva come un quinto di tutti gli immigrati laureati presenti nell’area Ocse nel 2010/11 provenga da India (2 mln, +78% dal 2000/11), Cina (1,7 mln, +71%), Filippine (1,4 mln, +60%). Se queste grandi economie emergenti “sfornano” laureati, è anche vero che il fenomeno della “fuga dei cervelli” è “particolarmente acuto nei piccoli Paesi e in quelli insulari dell’Africa e dell’America latina”, si osserva nel rapporto. In tale quadro, gli ultimi dati attestano come alcuni Paesi, ad esempio i Caraibi, vedano la maggioranza dei propri laureati vivere nell’area Ocse piuttosto che in patria. Se per questi Paesi il tasso di emigrazione di laureati è il più alto in termini assoluti, in termini di crescita del fenomeno, sono i Paesi europei in testa alla classifica: dal 2000 ad oggi il più alto incremento degli emigrati laureati è stato registrato in Albania (+9,1%), Romania (+8,3%), Moldova (6,3%), Lituania (+4,5%).
(Red.)



 
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