07 ottobre 2013 Unhcr, riunione annuale: l’emergenza siriana al centro del meeting, 17 Paesi accettano di accogliere alcuni rifugiati. Offerti 10.000 posti per il rilocamento, ma dei 5 miliardi richiesti per far fronte all’emergenza ne sono giunti meno della metà.
Si è conclusa venerdì a Ginevra la 64ª riunione annuale del comitato esecutivo dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), dedicata all’emergenza siriana. Sono stati 17 i Paesi (tra cui Stati Uniti, Australia, Francia e Svezia) a raccogliere l’accorato appello dell’alto commissario António Guterres, che aveva esortato di nuovo la comunità internazionale affinché si impegni a condividere il peso enorme che questa catastrofe umanitaria sta comportando. I 17 Paesi hanno accettato di partecipare al programma di rilocamento dei rifugiati siriani offrendo in totale 10.000 posti, anche se non è ancora stato annunciato quanti ne accoglieranno singolarmente.
A influenzare forse la decisione, le forti critiche e pressioni di cui la comunità internazionale è stata oggetto sia da parte delle agenzie Onu che dei Paesi vicini alla Siria colpiti duramente dall’emergenza. Il Libano aveva espresso martedì il suo disappunto e il ministro degli Affari sociali, Wael Abu Faour, aveva non troppo velatamente minacciato la comunità internazionale quando aveva affermato che essa rischiava di “perdere un alleato chiave se non avesse fornito maggiore sostegno”. Aveva poi precisato: “Non si è materializzato nulla di significativo qui, non un ospedale, non una scuola. Siamo più che delusi, siamo frustrati. Sono stati due anni di consigli, promesse e nulla.” Anche il ministro dell’Interno giordano, Hussein Majali, aveva dichiarato che l’aiuto internazionale che il suo Paese ha ricevuto finora non copre neanche un terzo dei costi. Per la fine dell’anno la Giordania potrebbe dover accogliere più di 1,2 milioni di siriani.
I rifugiati siriani sono più di due milioni. Il sito dell’Unhcr, da cui è scaricabile anche il piano d’intervento per il 2013 che vede coinvolti Libano, Giordania, Turchia, Iraq ed Egitto, fornisce alcuni dati sui siriani in fuga dal loro Paese. L’Onu stima che per la fine dell’anno i siriani bisognosi di assistenza umanitaria saranno 10 milioni, circa la metà della popolazione del Paese, ma dei 5 miliardi di dollari sollecitati dall’Onu ne sono arrivati meno della metà (circa il 47%). Alla fine della scorsa settimana, 2,1 milioni di rifugiati erano registrati complessivamente tra Libano (760.000), Giordania (525.000), Turchia (490.000), Iraq (190.000) ed Egitto (oltre 125.000), ma in realtà sono molti di più perché tanti, per paura, non si registrano. (Samantha Falciatori)
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