16 ottobre 2013 Sono stati 35mila i migranti sbarcati nel 2013, un terzo proviene dalla Siria. Analisi del prefetto Riccardo Compagnucci: “trovare soluzioni, siamo ancora indietro”.
Ad oggi gli immigrati sbarcati in Italia sono 35.085: 9.805 siriani, 8.443 eritrei, 3.140 somali, 1.058 vengono dal Mali e 879 dall’Afghanistan. A rendere noti i dati degli arrivi di quest’anno di migranti e richiedenti asilo sulle coste italiane è il prefetto Riccardo Compagnucci, vicecapo del Dipartimento libertà civili e immigrazione del Ministero dell’interno, nel suo intervento al dibattito promosso dal Cir Accesso alle frontiere - accesso alla protezione che si è svolto ieri presso l’Istituto dell’enciclopedia italiana a Roma, in occasione della presentazione del rapporto Access to protection: a human right, del Consiglio italiano per i rifugiati.
“Di questi, – ha rimarcato il prefetto Compagnucci – 24.000, e dunque il 73%, sono da proteggere senza se e senza ma”, mentre gli “immigrati salvati in mare sono 25.000”. Nel suo intervento al dibattito promosso dal Cir, il prefetto Compagnucci, intervenendo sulle caratteristiche del fenomeno migratorio, ha anche sottolineato come “anche di fronte ad una situazione di pericolo le persone tendono a non spostarsi troppo dalla zona di provenienza, situazione simile a chi pianta una tenda vicino alla casa distrutta: non c’è un anelito ad andare in Europa per sistemarsi ma perchè lì c’è una chance di vita”.
“Se domani l’Egitto dovesse “saltare” – è stata l’analisi di Compagnucci – i migranti verrebbero in Italia, non in Finlandia”. Dal vicecapo del Dipartimento libertà civili e immigrazione è quindi giunto un monito a “trovare soluzioni rispetto a questo fenomeno, perché – ha concluso – siamo ancora indietro”. (Red.)
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