17 ottobre 2013 La Commissione europea “raccomanda” la concessione dello status di candidato all’adesione all’Albania. La misura consentirebbe di iniziare i negoziati di adesione.
In una serie di relazioni annuali adottate ieri, la Commissione europea raccomanda di concedere lo status di candidato all’adesione all’Albania e, per la quinta volta consecutiva, l’apertura dei negoziati di adesione con l’ex Repubblica Iugoslava di Macedonia.
La Commissione prende, inoltre, atto della decisione del Governo islandese di mettere i negoziati di adesione in stand by. “L’allargamento è un processo in divenire e, nonostante la crisi economica, rappresenta una buona pratica politica, anzi è parte stessa della soluzione” della crisi, sottolinea il commissario per l’allargamento, Štefan Füle, presentando il pacchetto annuale. La strategia di adesione adottata conferma – secondo la Commissione – la costante pertinenza dei criteri fondamentali di Copenaghen stabiliti dall’Ue 20 anni fa. Questi includono – per verificare la preparazione ai negoziati di adesione – lo stato di diritto, che “rimane saldamente ancorato al centro del processo di adesione”. “L’allargamento continua a essere una delle politiche più efficaci dell’Ue, – specifica Füle – rafforza la stabilità politica ed economica dei Paesi aspiranti e dell’Ue nel suo complesso”.
I Paesi interessati all’adesione alla Ue devono infatti affrontare, ha specificato ancora il commissario Füle, questioni come la riforma giudiziaria e la lotta contro la criminalità organizzata, la governance economica, la libertà di espressione e dei media, i diritti umani e la tutela delle minoranze, “garantendo azioni efficaci e sostenibili”. In particolare, la crisi economica globale ha sottolineato la necessità che in tutti i Paesi “venga rafforzata la governance economica e migliorata la competitività”. (Red.)
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