22 ottobre 2013 Bonino: “ci sono dei temi che dobbiamo risolvere prima in Italia senza aspettare l’Europa”. Da Lussemburgo il Ministro degli esteri assicura che “sta maturando una concezione, non so se chiamarla solidarietà, per cui le frontiere sono interesse di tutti”.
Sul fronte dell’immigrazione “ci sono dei temi che dobbiamo risolvere prima in Italia senza aspettare l’Europa. Ad esempio noi una legge organica sull’asilo non ce l’abbiamo”. Lo ha detto il ministro degli esteri Emma Bonino a margine del Consiglio Ue sugli Affari esteri che si è tenuto ieri a Lussemburgo.
I Ministri degli esteri dei 28 Paesi hanno affrontato anche il tema dell’immigrazione, all’interno dell’ordine del giorno dedicato alla Libia. Fra gli altri Stati membri, ha continuato il Ministro, “sta maturando una concezione, non so se chiamarla solidarietà, per cui le frontiere sono di tutti e quindi sono interesse di tutti”. In particolare si sta facendo strada “una percezione diversa della questione”, come dimostra la maggiore attenzione nei confronti di Frontex, l’agenzia europea per il monitoraggio delle frontiere.
Sugli immigrati e le richieste di asilo in Italia, ha detto Bonino, “guardo alle cifre e non do i numeri. Ad oggi abbiamo avuto più o meno 31 mila sbarcati. Il problema politico mi è chiaro, il problema quantitativo un pò meno”, anche perché i migranti in Italia “spesso sono solo di passaggio”. Sulle politiche di cooperazione, la titolare della Farnesina ha detto che per fare accordi con i Paesi di provenienza e di passaggio dei migranti, “bisogna che i Paesi terzi esistano”. E se “con la Tunisia l’accordo sta andando bene” e con il Marocco “si può migliorare”, con la Libia “è molto difficile”, perché il Governo “fino a questo momento non aveva il controllo di buona parte del territorio, compresa la costa”. (Red.)
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