23 ottobre 2013 Emergenza Siria, Svizzera: 850 visti concessi ai rifugiati siriani per la riunificazione familiare in poco più di un mese. Lanciato il programma di rilocamento con l’Unhcr: 500 rifugiati siriani saranno accolti nei prossimi 3 anni.
Con la direttiva del 4 settembre scorso, lo Stato elvetico ha allargato il concetto di gruppo familiare includendovi anche nonni, fratelli o sorelle, zii e nipoti, anche con le rispettive famiglie, al fine di facilitare il ricongiungimento familiare e permettere il rilocamento dei rifugiati siriani. L’Ufficio federale delle migrazioni ha annunciato che dall’entrata in vigore della direttiva, quindi da poco più di un mese, ben 850 visti sono stati concessi a rifugiati siriani nell’ambito della riunificazione familiare. Un portavoce dell’Ufficio ha dichiarato: “È difficile prevedere quanti siriani presenteranno ancora una richiesta nei prossimi mesi”, ma si contano già 2.000 siriani insediati in Svizzera, di cui 400 sono naturalizzati.
Per far fronte all’emergenza dei rifugiati, il Governo di Berna ha anche annunciato che intende rilocare 500 rifugiati siriani nei prossimi 3 anni, dando la precedenza a donne, bambini, disabili, anziani e vittime di persecuzioni segnalati dall’Unhcr. Per questi gruppi, entro fine anno l’Ufficio federale della migrazione elaborerà, in collaborazione con i Cantoni coinvolti, un programma d’integrazione specifico che consenta una rapida e completa integrazione dei rifugiati in Svizzera. Il ministro della giustizia Simonetta Sommaruga ha dichiarato che il Governo intende andare fino in fondo con questo progetto, ma non sono mancate già critiche, come quelle avanzate dal Partito popolare svizzero (Ppd) che in una nota ha sottolineato quanto sia già difficile la gestione dei richiedenti asilo senza ulteriormente agevolarne l’ingresso.
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