24 ottobre 2013
Russia: poteri ai sindaci per intensificare gli interventi di integrazione e “soffocare le tensioni etniche”.
Il Cremlino corre ai ripari dopo le numerose e violente tensioni tra i gruppi xenofobi e le comunità immigrate.

Cresce la tensione a Mosca contro l’immigrazione irregolare e ad approfittarne sono i sempre più numerosi gruppi xenofobi di estrema destra. Per far fronte alla massiccia e turbolenta protesta popolare ed a seguito degli scontri di lunedì scorso, una delle più violente manifestazioni degli ultimi anni, il leader del Cremlino Vladimir Putin ha firmato una legge che dà maggiore responsabilità alle autorità locali nel gestire le relazioni tra le numerose comunità etniche che vivono nel Paese: dovranno prendere misure per l’integrazione e, nel caso non riuscissero a soffocare le tensioni etniche, rischieranno le dimissioni.
È un segnale della crescente preoccupazione del Governo per le recenti manifestazioni di nazionalismo radicale e xenofobia, sfociati in moderni “pogrom” contro gli immigrati, come successo nei giorni scorsi nella capitale dopo l’uccisione di un giovane russo da parte di un azero.
(Red.)