24 ottobre 2013 Europarlamento: è scontro con il Consiglio Ue per il taglio dei fondi ai profughi siriani. La plenaria di Strasburgo boccia la proposta di bilancio per i tagli agli aiuti umanitari e all’accoglienza dei profughi siriani.
Prosegue il braccio di ferro tra Europarlamento e Consiglio Ue, le due autorità di bilancio comunitarie. E si complicano i negoziati su Quadro finanziario pluriennale, bilancio 2014 e bilanci rettificativi. La plenaria di Strasburgo ha infatti respinto, con un voto ad amplissima maggioranza, i tagli proposti dal Consiglio (che rappresenta gli Stati membri) per il 2014 sulle spese per ricerca e occupazione, la politica internazionale, gli aiuti umanitari e i rifugiati siriani. Gli eurodeputati chiedono invece un incremento dei fondi per l’agenzia di controllo delle frontiere Frontex.
In sostanza l’Euroassemblea porta le cifre del bilancio 2014 a 142,6 miliardi di euro in stanziamenti d’impegno e 136,1 miliardi in pagamenti: cifre inferiori a quelle dell’anno in corso, ma diverse da quelle del Consiglio. Ora si apre una fase di “conciliazione” che durerà tre settimane, dopo le quali si giungerà a un nuovo voto del Parlamento in sessione plenaria a novembre. L’Emiciclo non intende diminuire gli stanziamenti per favorire crescita, occupazione giovanile e ricerca, nonché i fondi per aiuti umanitari. La relatrice danese, Anne Jensen, ha ricordato sui fondi per i rifugiati che “l’Ue deve essere all’altezza delle sue promesse e dei suoi impegni” rispondendo “alla gravità della situazione e alla necessità di aiuti umanitari” in Medio oriente. (Red.)
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