30 ottobre 2013 Un nuovo ricorso contro l’esclusione dal servizio civile dei giovani stranieri. Asgi e Apn hanno presentato un ricorso antidiscriminatorio per il bando in scadenza il 4 novembre.
L’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) e Avvocati per niente onlus (Apn) hanno comunicato di avere depositato, il 28 ottobre scorso, un ricorso antidiscriminazione presso il Tribunale di Milano contro la mancata ammissione dei cittadini stranieri al bando per il servizio civile 2013, le cui domande scadono il prossimo 4 novembre.
L’iniziativa arriva, come dichiarano le due associazioni, “a sostegno della richiesta di 4 ragazzi di origine straniera (cingalese, marocchina, ucraina) che, pur essendo residenti in Italia da oltre 10 anni, non possono svolgere il servizio civile volontario essendo privi della cittadinanza italiana”. Il 22 ottobre una loro rappresentanza era stata anche udita dalla Consulta nazionale del servizio civile, in un incontro che era stato definito “molto utile per avviare un confronto e chiarire alcuni aspetti, anche se una soluzione ancora non è stata trovata”.
“Con questa nuova azione giudiziaria le associazioni Asgi e Apn – si specifica ora nel comunicato – vogliono ribadire che l’esclusione dei giovani stranieri da questa importante esperienza di solidarietà non solo è illogica dal punto di vista delle politiche di integrazione, ma è incompatibile con il nostro ordinamento che va evolvendo verso una sempre maggiore uguaglianza tra italiani e stranieri stabilmente residenti”.
Le due associazioni di avvocati, che già ad inizio dello scorso anno avevano vinto un ricorso presso il Tribunale del lavoro di Milano contro l’esclusione di un giovane pakistano in occasione del bando di servizio civile 2011, ricordano in merito che “la prossima scadenza del termine per recepire la direttiva Ue 2011/98 (il 25 dicembre 2013) obbligherà gli Stati membri ad applicare ancora più rigorosamente il principio di parità di trattamento tra cittadini e stranieri regolarmente soggiornanti”. (Red.)
|